Venerdì 19 marzo 2011 presso il Comune di Pescara, si è tenuta una conferenza stampa voluta dal comune stesso, per presentare il seminario su il "Diritto di Relazione".
“Una riflessione sul nuovo ruolo pedagogico del legale di fiducia, che dev’essere sempre più capace di mediare le conflittualità tra parti contrapposte, riducendo quanto più possibile il ricorso alla lite dinanzi al giudice e scegliendo la via del possibile accordo. E’ quella che verrà condotta sabato prossimo 26 marzo presso l’Aula Magna Alessandrini del Palazzo di Giustizia, a partire dalle 9, alla presenza, tra gli altri, del magistrato Angelo Bozza, un seminario di studi che l’amministrazione comunale ha scelto di sostenere”.
“Una riflessione sul nuovo ruolo pedagogico del legale di fiducia, che dev’essere sempre più capace di mediare le conflittualità tra parti contrapposte, riducendo quanto più possibile il ricorso alla lite dinanzi al giudice e scegliendo la via del possibile accordo. E’ quella che verrà condotta sabato prossimo 26 marzo presso l’Aula Magna Alessandrini del Palazzo di Giustizia, a partire dalle 9, alla presenza, tra gli altri, del magistrato Angelo Bozza, un seminario di studi che l’amministrazione comunale ha scelto di sostenere”.
Lo ha detto l’assessore al Contenzioso e ai Rapporti con le libere professioni Berardino Fiorilli nel corso della conferenza stampa convocata per presentare il seminario di Studi ‘Diritto di relazione, l’Avvocato tecnico della Gestione del conflitto’, alla presenza di Teresa Laviola, praticante avvocato e curatrice dell’iniziativa, e degli avvocati Mariachiara Gentile in rappresentanza dell’Associazione Italiana Mediazione familiare per l’Abruzzo e Vittorio Iovine dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia sezione di Pescara.
“Ormai per svolgere al meglio la professione di avvocato è fondamentale acquisire quegli strumenti tecnici adeguati e quelle competenze necessarie per avere la capacità di indurre l’assistito non più verso la lite, ma piuttosto verso la composizione della stessa, svolgendo anche un ruolo di psicologo – ha commentato l’assessore Fiorilli -. La problematica investe in prima persona l’amministrazione comunale che ha sulle spalle un numero elevato di contenziosi, un terzo dei quali di natura civile con richieste di risarcimento dei danni, un numero che dovremo con gli anni riuscire a ridurre al minimo, sia per l’abbattimento dei costi che per snellire il lavoro delle magistrature”.
“Le esperienze odierne – ha spiegato Laviola – ci dicono che l’avvocato deve oggi acquisire conoscenze psicopedagogiche oltre che giuridiche per affrontare le relazioni tra le parti. Con Massimo Silvano Galli abbiamo ideato il convegno per venire incontro a quella che abbiamo ritenuto un’esigenza pragmatica, dando applicazione ai principi del giusto processo e ai diritti fondamentali e umani. Solo con un’adeguata relazione tra le parti potremo esercitare i nostri diritti non per farci la guerra, ma per venirci incontro e avere la possibilità di parlare. Compito dell’avvocato è dunque quello di interloquire sempre, non solo con il proprio assistito, ma anche con l’avvocato e con l’assistito della controparte svolgendo un ruolo di mediazione. L’avvocato non è un istruttore che impone al proprio assistito cosa fare o meno, o come deve comportarsi, e non deve diventare il portavoce della rabbia del proprio assistito, ma deve tirare fuori le risorse del proprio utente mettendo anche i giudici nella condizione di applicare il giusto processo”.
“L’Osservatorio Nazionale del Diritto di Famiglia ha accolto con entusiasmo tale iniziativa – ha commentato Iovine – che si colloca nell’idea che si sta perseguendo volta a valorizzare la funzione sociale dell’avvocato. Consideriamo che attraverso il ruolo della mediazione si risolverebbe subito almeno l’80 cento delle cause che oggi sono pendenti dinanzi al giudice di pace”. “Il Seminario – ha proseguito l’avvocato Gentile – punta ad anticipare e recepire i principi e lo spirito della mediazione non solo nell’ambito familiare che sicuramente si giova di tale approccio meno antagonistico. Conosciamo infatti le ripercussioni che le conflittualità tra coniugi possono generare specie sui minori, dunque è fondamentale sviluppare il rapporto tra mediatori e legali”.
Il convegno di sabato 26 marzo vedrà la presenza del Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Pescara Angelo Bozza che parlerà di ‘La giustizia che ascolta – La ricerca degli interessi come strumento per perseguire e soddisfare il bisogno di giustizia’; Giovanni Manieri, avvocato, mediatore specializzato e consigliere dell’Ordine forense di Pescara, che relazionerà su ‘La Mediazione, nuova frontiera del diritto’; l’avvocato Gentile su ‘La gestione distruttiva del conflitto nei procedimenti giudiziali ed extragiudiziali’; Alarico Mariani Marini, Componente del Consiglio Nazionale Forense, su ‘Funzione sociale dell’avvocato e deontologia nella gestione della conflittualità intra ed extraprocessuale’; Massimo Silvano Galli, pedagogista e mediatore, su ‘La mia legge è l’Altro – con la mediazione verso un diritto di relazione’; Teresa Laviola su ‘Diritto di relazione’: chiuderà Francesco Barbara, avvocato, Vicepresidente della Società del Teatro e della musica, su ‘Interventi di Teatro-formazione’.