Sabato 26 Marzo dalle ore 9 alle ore 13, presso l'Aula Magna Alessandrini del Tribunale di Pescara si inaugura il primo incontro dedicato ad una nuova frontiera del diritto: il "Diritto di Relazione".
Si tratta di un seminario di studi organizzato dal Centro Italiano di Mediazione (Firera & Liuzzo Group) con il patrocinio della Scuola Superiore dell’Avvocatura, dell’Ordine degli Avvocati di Pescara, dell’Associazione Italiana Mediatori Familiari e in collaborazione con l’Osservatorio sul Diritto di Famiglia.
Ideato dalla dottoressa Teresa Laviola e dall’artista e pedagogista Massimo Silvano Galli, entrambi mediatori, il “Diritto di Relazione” auspica, in continuità con molte esperienze similari, una diversa gestione della giustizia in cui l’esperienza dell’ingiustizia possa essere curata andando oltre ogni indennità e sanzione precostituita: ripristinando le relazioni tra gli individui nelle loro irriducibili singolarità.
Tale “Diritto di Relazione” si configura, in prima istanza, in una diversa preparazione degli avvocati rispetto alla gestione di quei conflitti che sempre emergono tra le parti di una contesa giudiziaria.
La stessa Scuola Superiore dell’Avvocatura ha rilevato una carenza formativa in questa direzione, suggerendo ai professionisti del diritto la necessità di sviluppare percorsi esperienziali e conoscitivi che sappiano integrare questa funzione e questa abilità.
Infatti, nell’ambito di una gestione moderna della giustizia, è quanto mai necessario sviluppare competenze che vadano al di là di quell’ottica che spesso sembra sollecitare la necessaria presenza di un vincente e di un perdente nella definizione di un contenzioso.
Invece, affinché le parti possano raggiungere un ragionevole soddisfacimento dei loro bisogni non è auspicabile né necessario soffermarsi sulle prese di posizione dei propri assistiti, il più delle volte contaminate da rancori e altri sentimenti negativi che rischiano di pregiudicare i loro stessi interessi.
Questo seminario di studio nasce con l’obiettivo di offrire una prima serie di riflessioni per rispondere alla domanda, sempre più crescente da parte degli avvocati, di competenze pedagogiche, idonee a comprendere, sin dalla fase iniziale della consulenza: i bisogni, gli interessi e le risorse del proprio assistito in un’ottica relazionale, cooperativa, non oppositiva.
Si tratta di un seminario di studi organizzato dal Centro Italiano di Mediazione (Firera & Liuzzo Group) con il patrocinio della Scuola Superiore dell’Avvocatura, dell’Ordine degli Avvocati di Pescara, dell’Associazione Italiana Mediatori Familiari e in collaborazione con l’Osservatorio sul Diritto di Famiglia.
Ideato dalla dottoressa Teresa Laviola e dall’artista e pedagogista Massimo Silvano Galli, entrambi mediatori, il “Diritto di Relazione” auspica, in continuità con molte esperienze similari, una diversa gestione della giustizia in cui l’esperienza dell’ingiustizia possa essere curata andando oltre ogni indennità e sanzione precostituita: ripristinando le relazioni tra gli individui nelle loro irriducibili singolarità.
Tale “Diritto di Relazione” si configura, in prima istanza, in una diversa preparazione degli avvocati rispetto alla gestione di quei conflitti che sempre emergono tra le parti di una contesa giudiziaria.
La stessa Scuola Superiore dell’Avvocatura ha rilevato una carenza formativa in questa direzione, suggerendo ai professionisti del diritto la necessità di sviluppare percorsi esperienziali e conoscitivi che sappiano integrare questa funzione e questa abilità.
Infatti, nell’ambito di una gestione moderna della giustizia, è quanto mai necessario sviluppare competenze che vadano al di là di quell’ottica che spesso sembra sollecitare la necessaria presenza di un vincente e di un perdente nella definizione di un contenzioso.
Invece, affinché le parti possano raggiungere un ragionevole soddisfacimento dei loro bisogni non è auspicabile né necessario soffermarsi sulle prese di posizione dei propri assistiti, il più delle volte contaminate da rancori e altri sentimenti negativi che rischiano di pregiudicare i loro stessi interessi.
Questo seminario di studio nasce con l’obiettivo di offrire una prima serie di riflessioni per rispondere alla domanda, sempre più crescente da parte degli avvocati, di competenze pedagogiche, idonee a comprendere, sin dalla fase iniziale della consulenza: i bisogni, gli interessi e le risorse del proprio assistito in un’ottica relazionale, cooperativa, non oppositiva.